Ci troviamo ora in Barbaria de le Tole, dove venivano lavorati e limati i tronchi d’albero, da cui si ricavavano delle tavole di legno, in Veneziano Tole appunto. Circa il termine Barbaria, si dice che gli operai si definivano barbieri, in quanto dovevano tagliare gli splinteraggi che spuntavano sul legno. Altri sostengono che in verità gran parte delle tavole prodotte erano destinati ai paesi dell’Africa settentrionale, al tempo noti come paesi barbari.
Libreria Acqua Alta
Passeggiando lungo la Barbaria de le Tole, vi è un piccolo cortile che conduce all’interno di una tra le librerie più bizzarre di Venezia e forse al mondo: L’Acqua Alta. Il tema è chiaro fin dall’entrata, con la gondola in grandezza naturale piena zeppa di libri al centro della stanza. Altro particolare divertente è la scala di libri che dà direttamente sul rio, e qualora vi imbattiate in uno o due gatti mentre rovistate tra le pile di libri, non c’è nulla di strano, sono parte della scenografia. La selezione dei libri è vasta, e copre ogni genere da letteratura e storia a fotografia e fumetti.
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