Erbaria e Pescheria


Erbaria

Questo spazio, dove oggi Veneziani e turisti si ritrovano per un aperitivo serale, si chiama Erberia, spesso detta Erbaria, dato che questa era la zona del Mercato di Rialto dove si vendevano verdura, frutta, erbe e spezie. Se per un momento date le spalle al canale, vedrete la scritta sul muro “Erberia” appunto; questo è un tipico esempio di cartello stradale veneziano, che a Venezia viene detto "nissioleto", ovvero lenzuolino, proprio come fosse un piccolo drappo steso delicatamente sul muro; come pochi nella storia, i Veneziani riuscivano a fondere perfettamente il bello con l’utile.

 

Pescheria

“El cuor no se vende” – “il cuore non si vende” – era lo slogan affisso alla Pescheria di Rialto, ovvero il Mercato del Pesce di Venezia, cuore della città e dei cittadini. Il fatto accadde quando i Veneziani opposero con successo la vendita del Palazzo a un emiro Arabo un decennio fa. Il Palazzo in verità è del 1907, quindi molto recente e infatti prima qui ci sarebbe stato un brulichìo di tende, tendoni e barche ormeggiate, da dove i pescatori venivano a vendere il proprio pesce. Il traffico in questa zona di Rialto creava un intasamento incredibile già nel ‘500 e la Repubblica ordinò dunque che il pesce poteva essere venduto solo da Veneziani o nativi dell’isola di Poveglia purché dimostrassero di essere cinquantenni e pescatori da almeno vent’anni.

 

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