La Laguna di Venezia e Lazzaretto Nuovo e sanità


La Laguna di Venezia

La Laguna di Venezia è un costante gioco di tira e molla tra acqua e terra. La profondità dell’acqua è in media di un metro, motivo per cui vedrete isolotti di terra emersi un giorno e non il seguente. Anche se non sempre associata a Venezia, la varietà e ricchezza di fauna e flora nella laguna è sorprendente. Non mancano però i problemi per la laguna, primo fra tutti quello dell’acqua alta, che inonda il centro storico della città nei mesi invernali, costringendo le persone a girare per la città con gli stivali o su passerelle rialzate, che può diventare anche spassoso soprattutto per bambini e turisti.

 

Lazzaretto Nuovo e sanità

Dal 1346 la peste iniziò a dilagare a Venezia, decimandone la popolazione con spaventosa facilità e rapidità. E così un’isola vicina al Lido fu trasformata in lazzaretto, dove gli appestati venivano messi in quarantena, per essere curati o, più comunemente, per attendere una fine molto prossima. Ora, quell'isola fu in seguito ribattezzata Lazzaretto Vecchio, quando fu istituito il Lazzaretto Nuovo, che è il lungo tratto di terra sulla destra uscendo da Murano verso Torcello; il Lazzaretto Nuovo era un tempo un grande monastero, ma nel XV secolo lo Stato veneziano decretò che diventasse un luogo per la prevenzione del contagio; e così le persone sospettate di essere colpite dalla peste, specialmente quelle a bordo delle navi in ​​arrivo, furono messe in quarantena, il che significava che dovevano trascorrere 40 giorni sull'isola prima di essere ritenute pulite e idonee ad entrare in città. Quando gli attacchi di peste terminarono alla fine del XVI secolo, l'isola fu abbandonata, e oggi è un ottimo esempio di recupero dell'isola in laguna, al centro di vari progetti culturali e storici.

 

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