Tipico esempio di architettura bizantina, la Chiesa di Sant’Agnese, una tipica costruzione Bizantina, è spesso trascurata dai visitatori che passeggiano lungo Rio Terà Antonio Foscarini, il cui nome ci dice che un tempo qui scorreva un canale che è stato successivamente interrato per rendere l’area pedonabile, come è capitato a molti altri rii della città dopo l’arrivo di Napoleone agli inizi del 19esimo secolo.
Questo rio terà è dedicato appunto ad Antonio Foscarini, un diplomatico veneziano del 17esimo secolo, il quale intrattenne una relazione amorosa con la moglie di un conte inglese residente a Venezia; la casa della contessa era sovente frequentata da personalità di spicco, tra cui il segretario dell’ambasciatore spagnolo, il quale pareva conoscere fatti di estrema segretezza discussi nel Senato veneziano; le uscite notturne del Foscarini risultavano già sospettose e si pensò che fosse proprio lui a passargli tali informazioni. Nonostante la sua assoluta innocenza, venne imprigionato e condannato a morte nel 1622; tale fu la sua fedeltà allo stato, che non rivelò mai il vero motivo delle sue capatine notturne, ritenendo che la verità avrebbe creato tensioni diplomatiche ancor più gravi.
Accademia
Fondata nel 1750, l’Accademia di Belle Arti era un tempo il luogo dove si insegnavano la pittura, la scultura e l’architettura a giovani aspiranti artisti. Quando lo Stato Veneziano cadde nel 1797 per mano di Napoleone, moltissime chiese furono saccheggiate e rase al suolo; tristemente, innumerevoli opere d’arte vennero rubate, distrutte o vendute nel caos generale. Fu allora che la pinacoteca dell’Accademia divenne quasi un caposaldo per la conservazione di capolavori artistici. Si decise presto di privilegiare le opere di artisti veneziani e veneti tra il 1300 e 1700, e oggi le Gallerie ospitano capolavori di Bellini, Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Carpaccio, Veronese, Tiepolo e molti altri ancora.
Scopri i nostri tour autoguidati in totale sicurezza COVID FREE a partire da € 8, clicca qui!