Murano, Burano e Torcello: tre curiosità da scoprire prima di andarci

Quando si pensa a Venezia, spesso l’attenzione si ferma tra ponti, calli e campi del centro storico. Ma basta allontanarsi un po’ per scoprire un’altra faccia della laguna, fatta di isole, ognuna con una sua identità precisa e affascinante. Murano, Burano e Torcello non sono solo mete turistiche: sono piccoli mondi, con storie e curiosità tutte da scoprire. Ecco alcune curiosità che vale la pena conoscere prima di salire in barca!

Murano: i vetrai erano sorvegliati speciali

Nel Medioevo, i vetrai di Murano erano così importanti per l’economia della Serenissima che… non potevano lasciare l’isola. Il motivo? Proteggere i segreti della lavorazione del vetro, una tecnica all’avanguardia per l’epoca. Ancora oggi, nelle fornaci si può assistere a questo processo spettacolare: il fuoco e la sabbia si trasformano in vasi, bicchieri e sculture con una precisione quasi ipnotica.

Burano: non solo colori, anche merletti e dolci

Oltre ai colori sgargianti delle case, Burano è famosa per due tradizioni: il merletto e i biscotti. Il merletto di Burano veniva esportato in tutta Europa già nel Cinquecento, e si può ancora vedere come si lavora a mano nella Scuola del Merletto. I “bussolai”, invece, sono biscotti a forma di ciambella, nati come scorta per i pescatori: semplici, burrosi, irresistibili.

Torcello: una Venezia antica

Oggi è tranquilla, quasi silenziosa, ma Torcello fu una delle prime aree abitate della laguna, Torcello è silenziosa, verde, quasi sospesa nel tempo. Eppure, nel Medioevo era una città vera e propria, con oltre 10.000 abitanti, ben prima che nascesse la Venezia che conosciamo. Oggi ne restano una manciata, ma vale la pena venirci anche solo per vedere la Basilica di Santa Maria Assunta e i suoi mosaici bizantini, tra i più antichi di tutta Italia.

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